Se fossi una sposa parte 1


Se fossi una sposa ( lo sono stata, ma questa è un’altra storia) e dovessi avere il primo colloquio con la mia probabile Wedding Planner, che

cosa vorrei realmente sapere ?

Quali sono le domande che vorrei realmente fare

e che per imbarazzo fisiologico da “ non ci conosciamo abbastanza” rimanderei a

gradi di confidenza maggiore ?

 

 

 

Certo è, che non a tutte voi capiterà tale dinamica, però

ora, oggi, risponderò a tutte quelle domandine particolari, come se fossi voi,

o meglio come se fossi al posto vostro.

 

Questo è un trimestre particolare, in cui si raccolgono i

nuovi contatti e i primi appuntamenti con le spose sono sempre fonte di grande

stimolo e ispirazione. Ecco perché vorrei rispondere a tutte quelle ipotetiche

domande, che arrivano sempre, dopo, alle

volte troppo tardi, alle volte mai, inibendo il nostro/ vostro percorso.

Parliamoci chiaro, vi sono ancora dubbi e curiosità sul

ruolo della wedding planner, si passa dall’osannare questa figura al propinargli

luoghi comuni e stereotipi ben lontani dalla veridicità del suo ruolo. Mi

sembra giusto, doveroso, spiegare alle mie future spose e non, il come e il perché

della mia meravigliosa professione, lo farò con le mie chiavi, con la mia

ironia, andando dritta dritta al

nocciolo delle curiosità più inflazionate. Come spiegavo nei miei social in

questi giorni, anticipando questo argomento, risponderò a queste domande

utilizzando il mio modus operandi, i miei filtri, la mia esperienza, senza fare

grosse generalizzazioni sulla categoria.

 

Visto che sono lanciatissima in queste premesse, ne aggiungo

un’altra, molto importante. Durante le prime chiamate, i primi colloqui etc, è

necessario per me entrare in empatia con le spose, non è banale e non sempre accade;

Devo poter capire ed entrare nella loro idea di matrimonio, comprendere se io, come figura professionale

sono quella più adatta a loro, alle loro esigenze. Mentirei se vi dicessi che

va sempre bene, o meglio che squadra sposi-wp sarà ben assortita; Carissime,

capita di rifiutare, di non essere in linea, di non guardare nella stessa

direzione. È un problema ? Un dramma ? Assolutamente no, anzi, è una splendida

occasione per tutti, per la coppia in quanto ha la possibilità di scegliere e

trovare una wp con cui collaborare in

sintonia e per me ovviamente, poiché posso dedicarmi ad altre coppie a cui il

mio lavoro è realmente destinato, ma spiegherò meglio più avanti..


Partiamo ?

 

- Si può organizzare un matrimonio senza Wedding Planner ?

 

 

Direi assolutamente si, ma direi anche che l’ organizzazione con una wp è tutta un’altra cosa. Lo dico sinceramente, in quanto vi sono una marea di dinamiche che per ovvi motivi non conoscete. Sfruttare bene il proprio budget, scegliere dei fornitori con tutti i criteri del caso, studiare un progetto con degli allestimenti particolari, utilizzare bene il tempo a disposizione senza perderne troppo etc etc. Ma vogliamo parlare della frenesia dell’inizio ? Mille richieste di preventivi, decine di visite nelle location, lo stress delle decisioni, gli acconti, i dubbi e … Quando arriva il gran bel giorno ? Sicuramente gli invitati si sapranno gestire, diamo anche per scontato che tutti i fornitori facciano il loro meglio, ma se così non dovesse “ malauguratamente” essere, chi gestirà le incombenze e gli imprevisti ? Voi ragazzi, voi.  Ho visto da semplice invitata dinamiche poco carine e lontane dall’idea idilliaca delle nozze perfette; Ho visto spose entrare in una chiesa completamente deserta, con tutti gli invitati  fuori ad aspettarla perdendosi il reale ingresso, perché mi chiedo ? Ho notato, invitati infiltrati di altri matrimoni ( location non esclusiva) tentare di abusare dell’open bar, forse non preventivato nelle altre nozze; Fedi dimenticate, fiori decorativi della torta nuziale con colori diversi da quelli del matrimonio. Ragazze ho deciso, vi farò un articolo apposito. È giusto sapere, è giusto preventivare, è giusto evitare. Gli imprevisti esistono, nessuno ne è immune, ma poter contare su una figura che vi faccia da materasso, che filtri ogni avvenimento, che vi conduca esattamente verso il vostro obbiettivo è un’altra storia. Quindi, torniamo alla risposta di questa domanda, si donzella, puoi organizzare il tuo matrimonio in autonomia, ma valutare l’aiuto di una wedding planner potrebbe fare davvero la differenza.

 

 

 

 

 

-    Puoi lavorare con tutte le tipologie di spose ?

 

 

Sarò spietatamente sincera. No .

 

 Non posso lavorare con spose con cui non entro in sintonia, di cui non condivido l’idea di massima del progetto, non posso lavorare con chi vuole correre troppi rischi senza considerare bene le conseguenze ( ex : cerimonie e-o all’aperto senza validi e ripeto VALIDI, piani B ); Non posso lavorare con personalità tanto lontane e distaccate rispetto alla mia. Amo conoscere le mie spose, poter instaurare un rapporto di fiducia e complicità, i tempi e i passaggi condivisi insieme saranno davvero tanti, preferisco farlo in armonia, con sincerità. Non posso lavorare in progetti senza anima, fatti tanto per fare. Ora starai strabuzzando gli occhi vero ? Ma si cara, esistono personalità variegate anche e soprattutto in questo settore. Le spose scelgono me, ma anche io scelgo loro. Questo è un lavoro tanto bello quanto complesso, ho pagato care le conseguenze di scelte sbagliate ( Le ringrazio tutte queste cadute ), dettate probabilmente dall’inesperienza e dalla voglia di fare, ma so bene, che per lavorare e rendere al meglio necessito di un terreno di un certo tipo, ora che l’ho capito, sono molto più felice. So quello che posso dare e so anche a chi è destinato. Postilla molto importante, questi sono alcuni dei parametri che utilizzo anche con i fornitori.  Non amo chi guarda solo i numeri, chi non ha determinati valori, chi è approssimativo e superficiale. Se non mi ci ritrovo, se non ho il piacere di condividere con loro un caffè, un pranzo al volo, non posso neanche condividere un lavoro così importante come l’organizzazione di un matrimonio.

 

 

 

 

 

 

- Come faccio a capire se posso affidarmi a lei ?

 

 

Eh care spose , per farlo puoi scegliere due strade. Io ti consiglio di percorrerle entrambe. La prima è quella più realista. I feed-back delle coppie che ha avuto in passato sono molto utili ma anche la qualità dei  rapporti che ha con i fornitori con cui ha lavorato in passato o con cui lavora attualmente. Vogliamo parlare poi di tutte le informazioni che si possono carpire dal web ? Scruta il suo modo di comunicare sui social, i contenuti, lo stile dei lavori. Analizza i tempi e le modalità di risposta nelle richieste, quanto tempo impiega nel dare le informazioni ? Che timbro ha ?  Sono tutti segnali che puoi raccogliere prima di un appuntamento, guarda oltre le immagini. Se passiamo nel vivo di un colloquio o di una chiamata, utilizza anche l’altra strada. Prima cosa, ascolta ? Propone delle soluzioni in linea con le tue richieste, oppure ti propone tutt’altro ? Ti fa valutare lati dell’organizzazione che ignoravi ? Ti senti più sicura sapendo che avrai lei al tuo fianco ? Quante domande mi dirai, molte sono e saranno inconsce e le farai in maniera del tutto naturale, spero. Cosa accade però se percorriamo anche la seconda strada ? Utilizziamo la pancia ragazze, quando ad un incontro finisco la frase di una sposa, con gli aggettivi che avrebbe utilizzato lei, bhe ci siamo più che capite. Quando le ore nel colloquio volano, ore nelle quali ci si proietta insieme già nei mesi successivi e idealmente si costruisce la nostra mappa operativa, siamo già in sintonia. Quando oltre alle specificità e le dinamiche dell’evento, ci si sente libere di esternare dubbi e paure, in maniera naturale, anche questo è un ottimo segnale. Ragazze, collaborare con una wedding planner deve farvi sentire sicure, vi deve mettere tra le mani le basi di un percorso, una mappa vera e propria, con tappe ben delineate, con i prima, i dopo e anche i durante. A me piace utilizzare svariati strumenti di condivisione, utilizzo delle App molto utili che accorciano le distanze e tanto altro ancora ..  Affidatevi, se dentro di voi qualcosa in più scatta e quel qualcosa che  non dovete assolutamente ignorare.

 

 

 

- Se non ho esperienza in merito al settore, come faccio a capire se la sua quotazione è in linea e adatta alle mie esigenze ?

 

Molto  bene, entriamo nel vivo. A domanda audace, risposta adeguata.

 

Allora la prenderò da lontano, voglio ragionare con te. Partiamo dal presupposto che organizzare un matrimonio, di qualunque tipologia esso sia, richiede un investimento, non solo in termini di denaro ovviamente, ma anche di tempo e  impegno psicofisico. Quando con il mio bel compagno errante, decido una data, a seguito, come un gancio ben dato, devo ragionare sul budget da destinare a questo meraaaviglioso evento. Ok, non ti sei mai sposata prima, come fai a sapere quanto destinare alla realizzazione di un matrimonio ? Non concentriamoci su ciò che ancora non sai, ma ragioniamo su ciò che obbiettivamente sai. Avrete delle basi da cui partire ovviamente, un punto di investimento e un idea di numero di invitati, questi due vanno a braccetto ragazza.  Ecco, parti proprio da quel punto, da quella base, da quel “ ok, come gestirò e dividerò il tutto ? dovrò aggiungere ? tagliare ? Verrò aiutata ? Non facciamo finti convenevoli, questo è un tema molto importante, essere ritrosi e timidi non è di nessun aiuto, a nessuno, voi in primo luogo e  a tutti i fornitori che intercetterete. Vi do un piccolo bonus, se il budget è ferreo, invalicabile, non sarà un problema, poiché ci sono delle strategie molto utili per gestirlo al meglio, degli accorgimenti, ma si ragazze, anche questo sarà spunto per un nuovo articolo e una super sorpresa a tema budget vi attende (Spoiler nel prossimo articolo ). Ma torniamo a noi, senza una base NON si va dai fornitori a farci spaventare e-o a perdere tempo, senza un idea di budget non si va alla ricerca della location e senza budget non si fanno richieste random giusto per capire come funziona il  mercato, perché certamente può essere un modo opinabile a mio avviso, di conoscere si dei prezzi, ma ci confonderà tanto le idee. Io personalmente sulla questione budget intervengo subito, già nel primo appuntamento, come posso ragionare e creare una torta se non so com’è composta la ricetta ? Quando mi raccontate le vostre idee, mentalmente ragiono sulla spesa, segno le richieste, le suddivido per fornitore e realizzo con la coppia un’anali di budget preliminare. Quantifico una linea di spesa, che ha come base le richieste reali ed effettive. Il connubio tra budget di partenza e le richieste è realistico ? La loro relazione è attuabile utilizzando l’idea di budget prefissata ?  Se così fosse siamo a cavallo, al contrario, si affronta il veloce disincanto e si lavora in un'altra maniera.  Ora, che abbiamo una bella idea generale, sul come e sul perché sia giusto avere un budget prefissato, come comprendo se la quotazione della wedding planner è adatto alle mie di tasche ? Semplice, come prima cosa non utilizzare come parametro di scelta solo ed esclusivamente i numeri, valuta il fatto che il suo lavoro non è quello di un fornitore x, ( senza nulla togliere assolutamente), lavorerà con voi per tanto tempo e in modo continuativo, lavorerà in egual modo con tutti i fornitori entrando nelle pieghe della prestazione effettiva di tutti, la maggior parte delle volte questa verrà personalizzata. Insomma ragazze, questa tipologia di lavoro richiede tanta responsabilità, spetta a voi comprendere se la prestazione di tale professionista sarà il vostro valore aggiunto, se riuscirà a trasmettervi, fiducia e supporto, soluzioni e affiancamento, siete sulla buona strada. Quello che vi chiedo è di valutare sempre l’interezza di una proposta, valutando tutto e non riducendo la vostra valutazione alla mera valutazione economica, è squalificante, indubbiamente per tutte le parti interessate.

 

Ragazze, lo so, l'articolo è bello corposo, motivo per cui l'ho diviso in due parti. La seconda avrà lo spoiler di cui vi parlavo in alto, non potete perderlo !

 

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